ZATTA Antonio (1757-1797)
Legatura coeva in piena pergamena rigida con piccole unghie; ai dorsi, titolo breve e numero di tomo in oro su tassello rosso, sostituito con uno di epoca recente quello al tomo III; tagli spruzzati di rosso; ai contropiatti anteriori, etichetta di possesso " Biblioteca di Pier Paolo Vaccarino".I volume: frontespizio figurato su doppia pagina, inciso da G. Zuliani su invenzione di P. A. Novelli; 6 pagine non numerate per dedica a Sua Eccelenza il Signor Carlo Spinola; seguono, Approbatio, Indice dei Capi e Paragrafi e Distribuzione della Materia e delle Carte Geografiche (con antiche annotazioni manoscritte che indicano il posizionamento di 21 carte geografiche al Tomo IV anzichè al Tomo I, come da indice); XVI pagine numerate; 50 pagine numerate con testo su doppia colonna; 49 tavole incise fuori testo su doppia pagina e colorate all`acquarello d`epoca, numerate a penna 70, con salto di numerazione per le tavole che sono state posizionate al Tomo IV; 2 tavole di quelle riguardanti l`Inghilterra contengono una doppia carta geografica sul foglio doppio; pertanto le mappe raffigurate sono 51 su 49 fogli doppi. Chiudono 2 pagine non numerate per indice di Alcuni Associati ed elenco di Alcuni Libri usciti dalle Stampe di Antonio Zatta. II volume: frontespizio con titolo inserito all`interno di cornice rocaille con raffigurati elementi mitologici e geografici; 2 pagine non numerate per Distribuzione delle Carte Geografiche con numerazioni e nota anticamente manoscritte, bianco il verso; 50 tavole incise fuori testo su foglio doppio e colorate all`acquarello, numerate da antica mano 49 al verso bianco, ripetizione del numero 43; al verso bianco della carta n. 30, Polonia, lungo estratto manoscritto da antica mano tratto da un articolo della Gazzetta di Lugano del 1793, inerente la Polonia. III volume: al recto del foglio di guardia anteriore, antica nota manoscrtitta "Marogna"; frontespizio figurato identico al volume II,2 pagine non numerate per Distribuzione delle Carte Geografiche con numerazioni e nota anticamente manoscritte, bianco il verso; 54 tavole incise fuori testo e acquarellate, impresse su foglio doppio, numerate da antica mano 55 in quanto il frontespizio è numerato 1; le carte 16 e 17 compongono un`unica grande carta dell`Istria. IV volume: frontespizio figurato identico al volume I,2 pagine non numerate per Distribuzione delle Carte Geografiche con numerazioni e nota anticamente manoscritte, bianco il verso; 63 tavole incise fuori testo e acquarellate, impresse su foglio doppio, in parte anticamente numerate a penna al verso bianco; alla tavola 62, fitte note storiche antcamente manoscritte lungo i bordi. In totale, oltre al frontespizo figurato del primo volume, 216 tavole fuori testo in bella coloritura coeva, raffiguranti 218 carte geografiche di tutto il mondo. L`opera è completa delle sue tavole, 2 in più di Phillips e 1 in più di Sabin, comprese le 12 carte delle Colonie Unite dell`America Settentrionale e le 3 con le Nuove scoperte de` Russi, Nuove scoperte nel Mare del Sud e la Nuova Zelanda. Seconda edizione del più importante atlante geografico prodotto in Italia nel XVIII secolo. Tutte le mappe in questo esemplare sono magnificamente colorate a mano all`epoca, e riportano l`annotazione manoscritta del titolo al verso bianco della carta. Molto importante la mappa della Nuova Zelanda, che rappresenta una delle prime versioni a stampa della mappa di Cook e la prima carta stampata in Italia di quel terriorio. Diversi esemplari riportano date diverse ai frontespizi. Olschki, Choix, I, 812: "Cet ouvrage nous offre un exemple magnifique de l`art de l`illustration venitienne au XVIII siecle. Chaque carte est accompagnee de dessins relatifs a` quelque specialite de la region: la vue d`une ville, un monument singulier, des costumes, des fruits, etc."; Morazzoni, p. 138 "Antonio Zatta può vantare al suo attivo un atlante geografico dei più ornati e caratteristici che si siano stampati in Italia nel Settecento
VALVASONE Erasmo (Valvasone 1523 - Mantova 1593)
Legatura novecentesca in piena pelle bordeaux con filetti e fregi in oro ai piatti, dorso a cinque nervi con autore e titolo in oro. Magnifico frontespizio con titolo entro grande edicola architettonica con figure allegoriche e, alla basa, una raffinata veduta di Venezia, a silografia. 58 pagine numerate con fregi e capolettera silografati, 2 pagine finali non numerate di cui l`ultima bianca (sostituita, come la prima, in fase di rilegatura). Unica edizione di questa rarissima opera. I Quattro canti costituiscono la prima parte, l`unica conosciuta, di questo poema cavalleresco iniziato nel 1578. Non si sa molto sulla vita e sugli studi di Erasmo di Valvasone, se non che apparteneva alla famiglia dei conti di Valvasone, rimase sempre nel paese natale, ad amministrare i proventi dei suoi feudi e a scrivere versi, fino al 1592, quando si trasferì dai Gonzaga a Mantova e qui morì l`anno dopo. Si presume che abbia frequentato l`Universiteagrave; di Venezia o di Padova dopo aver fatto i primi studi a Valvasone. Le sue opere più celebri furono l`Angeleide e il poemetto la Caccia. Esemplare fresco e a buoni margini, piccoli difetti alla terza carta dovuti a foro provocato da goccia di inchiostro acido sulla testatina silografica a coprire nuditeagrave; (come in molti altri esemplari).
TITO LIVIO PATAVINO (59 A.C.-17 D.C.) Edizione Aldina
Legatura coeva in pena pergamena floscia con dorso in pergamena applicato in epoca successiva, autore e titolo manoscritti al medesimo. 14 cc.nn, compreso il frontespizio con ancora aldina; 106 cc.num, compresa la prima con grande ancora aldina; 10 cc.nn., compresa la prima con grande ancora aldina; 102 cc.num.; 10 cc.nn., compresa la prima con grande ancora aldina; 88 cc.num.; da 89 a 127 cc.num.; 1 c.nn. con ancora aldina al verso; 71 cc.num., compresa la prima con grande ancora aldina; 1 c.nn., con ancora aldina al verso. Rarissima prima edizione Aldina In-folio dell`opera di Tito Livio, reimpressione dela precednete del 1518 pubblicata In-8edeg; Esemplare in discrete condiizoni, antiche note e sottolineature manoscritte lungo il volume; antica menda applicata al bordo superiore a ricoprire ex-libris manoscritto e reso illeggibile da tratti a penna. foro di tarlo alla prte centrale delle prime 18 carte ( parte con un diametro di 7-8 mm a scemare), con perdita di letterine di testo, vistosa gora al centro delle ultime 5 carte, lacuna di qualche cm all`angolo superiore delle ultime 2 carte, lontano dal testo; altrimenti bell`esemplare, molto fresco e a grandi margini.
SENECA Lucio Anneo (4 a. C. ca. - 65 d. C.) - edito da Girolamo Avanzi
Bellissima legatura di meteagrave; Ottocento in pieno vitello biondo con, ai piatti, bordura e stemma in oro di Thomas Farmer Baily, la cui biblioteca fu dispersa all`asta nel 1878. All`antiporta, incisione seicentesca fuori testo a carattere araldico. (4)-207-(5) carte numerate, ancora aldina al frontesopizio e all`ultima carta.Edizione dedicata dall`Avanzi a Latino Giovenale, Protonotario Apostolico. Prima e sola edizione aldina, qui in prima emissione con l`errato titolo (SCENECAE). Queste tragedie influenzarono losviluppo del teatro drammatico, specialmente inglese elisabettiano, contribuendo alla diffusione di modelli di antica tradizione ma con una grande vitaliteagrave; espressiva. Esemplare in ottima conservazione, piccola mancanza superficiale al piede del dorso.
HORATIUS
Splendida legatura in marocchino rosso con ricca bordura in oro ai piatti; dorso a 5 nervi rilevati con autore, titolo, numero di tomo ed eleganti fregi fitomorfi in oro; tagli dorati. Pp. xxxii, 264; xxiv, 191, (13) Testo e pagine incise in rame da John Pine [1690 - 1756]; apparato iconografico costituito da: - 2 antiporta - 2 fioroni sui titoli - 27 testatine - 164 capilettera - 324 illustrazioni varie nel testo. Uno tra i figurati più belli del settecento, l`esemplare proposto è in cosiddetta "carta forte". PRIMA EDIZIONE, seconda variante, conforme alle note di: William Thomas Lowndes - W. Pickering, 1834 , pagina 963: Horatii Opera Londini aeneis tabulis incidit Juan Pine 1733 - 2 Vols 8vo. An edition more remarkable for its beauty of engraving than for the correctness of its text. A pagina 108 del II volume la scritta nel medaglione di Cesare compare come "Potest" , nella prima variante era invece "post-est". Esemplare in splendide condizionio conservative in lussuosa legatura.
MUZIO Girolamo (1496-1576)
Elegante legatura coeva rimontata, di epoca leggermente anteriore all`edizione, di fattura "anversoise" in piena pelle con ricche impressioni a secco ai piatti un poco consunte, sono effigiati due ritratti; tagli spruzzati; al contropiatto, ex-libris Bibliotech Rosales Bernate e altro ex-libris della celebre biblioteca di Roberto Almagieagrave; (15)- da 8 a 223-(1)-1b. carte numerate. Marca tipografica ai due frontespizi e al recto dell`ultima carta; alcuni capolettera silografati. Rara prma edizione completa delle due parti: il Duello e Le Risposte Cavalleresche, queste ultime spesso mancanti. "Tra gli scrittori di scienza cavalleresca che sono più frequentemente a mano d`ognuno viene innanzi ogni altro il Muzio il cui nome è cotanto sacro in questa materia" (Maffei, p.253). Muzio fu un celebre letterato italiano, il cui vero cognome era Nuzio, oriundo di Capodistria, Justinopolis, per questo chiamato Iustinopolitano; personaggio particolare e bizzarro, girovagò per Austria, Germania e Italia, al servizio di svariati Signori per approdare in fine alla corte di Papa Pio V. Autore di Egloghe (1550) e di poesie petrarchesche per Tullia dersquo;Aragona, compose anche fortunati trattati di materia cavalleresca, di cui il più celebre è proprio Il duello (1550) e Il gentiluomo (1571),chiuse la sua carriera come polemista cattolico. Sostenitore di unersquo;idea di lingua colta e contrario al fiorentinismo di B. Varchi, aderì alla tesi, enunciata da G.G. Trissino, di una lingua che risultasse dalla sintesi di varie parlate regionali. Lo sfondo storico è quello della Firenze del Principato e della Riforma tridentina della Chiesa romana. Esemplare in buone condizioni dalla legatura particolarmente attraente; qualche gora interna alle prime carte, segni di usura alla legatura con crepe alle cerniere.
SCRIPTORES ASTRONOMICI VETERES. Edizione Aldina
Legatura settecentesca in pergamena con dorso rifatto; allo stesso, autore, titolo e data in oro su tassello rosso preservatoe quindi coevo alla legatura; guardie marmorizzate. Contenuto in scatola moderna in mezza pelle e carta decorata. Al verso della carta di guardia anteriore, ex-libris " Il Principe di Soragna", un discendente dell`antico Principato situato nelle vicinanze di Parma. 1 carta bianca settecentesca; 376 carte non numerate, di cui 2 bianche,l`ultima carta con colophon al recto e bianco il verso; 1 carta bianca settecentesca finale. Segnatura: Sign.: *6, a-g10, h12, aa-hh10, ii-kk8, A-D10, E12, F6, G-M10, N6, N-S10, T8. Types: 114R e 115R, 114Gr. Caratteri romani e greci. All`interno, alcuni diagrammi silografati alla prima parte, 39 bellissime silografie nell`Aratus Latinus, raffiguranti pianeti, costellazioni e segni zodiacali. Prima edizione in incunabolo di questa straordinaria raccolta collettiva di testi astronomici di celebri autori greci e latini, pubblicati dal grande tipografo veneziano Aldo Manuzio. L`opera di Aratus compare in prima edizione, mentre il De Nativitatibus di Firmicus Maternus è in seconda edizione. I testi restanti erano gieagrave; stati pubblicati più volte. Il testo di Firmico qui si presenta in una lezione filologicamente molto accurata, con numerose varianti testuali rispetto alla princeps del 1497. Le illustrazioni provengono in buona parte dall`edizione di Antonio di Strada del 1488 (IGI 1131); ma alla carta c.H6r la xilografia raffigurante le Pleiadi rivela chiaramente lo stile dell`incisore dei legni del celebre Polifilo, la cui stampa dovette procedere contemporaneamente a questa edizione (essendo finito di stampare nel dicembre del 1499). Aldo raccolse tra il giugno e l`ottobre del 1499 una serie di testi astronomici da affiancare a Firmico (vd. C.S.Bliss, Julius Firmicus Maternus and the Aldine Edition of the Scriptores Astronomici Veteres, Los Angeles, 1981). Il mercato molto limitato dovuto all`alto costodei libri greciha costretto Aldus ad aggiungere titoli latini e vernacolari al suo catalogo. Come per l`Hypnerotomachia Poliphili, gli Scriptores Astronomici Veteres furono stampati nello stesso 1499 e furono dedicati a Guidobaldo da Montefeltro, duca di Urbino ed erede della magnifica biblioteca di Federico da Montefeltro, ricca di manoscritti illuminati. Esemplare in buone condizioni, ad ampi margini e dalla bella inchiostratura; modesta gora al margine interno superiore delle prime 100 carte; piccola traforatura di tarlo al margine inferiore di poche carte alla parte centrale del volume, risarcite da restauro; sporadiche fioriture. 18th-century vellum, marbled endpapers (rebacked, preserving red morocco label); modern half calf box. 376 leaves, 39 woodcuts of the planets, constellations and signs of the Zodiac in the Latin Aratus, diagrams in the first part.A collection of famous Greek and Roman astromony texts printed by Aldus Manutius, containing the FIRST EDITION of Aratus and the second edition of De nativitatibus.Repairs to upper margin of list of contents, quires D to F with repaired worming at lower margin, light staining and occasional browning. Provenance: Prince of Soragna (bookplate).
NAZIANZENO Gregorio(330 ca - ivi 390 ca) - ALDINA
Elegante legatura ottocentesca in marocchino rosso, con triplice filetto e ampia bordura in oro ai piatti; dorso a 5 nervi con autore e ricchi fregi in oro agli scomparti; dentelle interne, guardie marmorizzate; tagli dorati. (7, su 8, manca la 8, bianca)- 311-(1) carte numerate, compreso il frontespizio con ancora aldina (marca V392), ripetuta al verso dell`ultima carta. Alla carta 1 e alla carta 7 alcune linee in caratteri greci impressi in rosso. Prima rarissima edizione a stampa e Aldina, delle sedici Orazioni sulle 53 conosciute di Gregorio Nazianzeno, illustre teologo difensore della fede cristiana del IV secolo; il testo è curato da Marco Musuro. Esemplare in ottimo stato di conservazione, poche antiche note manoscritte, leggermente corto al margine esterno; segnalata mancanza della carta bianca in (8a) pagina.
OMERO -Hubert van Giffen (Giphanius)
Splendida legatura tedesca in pelle di scrofa su cartone rigido; ricche impressioni a secco ai piatti, a quello anteriore, raffigurazione centrale della "giustizia" con monogramma HS, data 1582 e, alla aprte superiore, lettere MQS; a quello posteriore, effige della "fortuna"; dorso a 4 nervi; tagli rossi. 893-(73) pagine numerate; testo in caratteri greci e latini. Bella edizione completa dell`Iliade, rivista ed aggiornata sulla precedente del 1570, sempre curata da Giphanius. Esemplare in buono stato complessivo, taglio laterale interno da richiudere alle prime 7 carte, foretto di tarlo all`angolo inferiore esterno dei primi due terzi del volume, lontano dal testo, leggero uniforme ingiallimento. Buone condizioni. I margini dei fogli 3-6 rinforzati, qualche traccia d`uso e rare lievi ingialliture
Legatura moderna in pergmena rigida da reimpiego. 72 carte numerate compreso il frontespizio, un capolettera abitato, dati tipografici al colophon. Bel carattere corsivo. Raraprima edizione Giunta del Laberinto d`amore. La lettera di apertura è del figlio di Filippo di Giunta, Bernardo, indirizzata agli `amanti della lingua toscana`; l`ultima lettera è quella indirizzata dal Boccaccio a Pino de` Rossi. Dopo essere sopravvissuto alla peste e aver scritto il Decameron, il controverso lavoro di Boccaccio racconta la storia di un uomo torturato da un`amante che lo abbandona. Disperato, ha una lunga sequenza di sogni in cui una guida dantesca (nella forma del defunto marito della sua amata) lo avverte dei suoi modi malvagi e alla fine lo aiuta ad andare avanti e sfuggire al "labirinto dell`amore", liberandolo dal suo tormento. Il potere sessuale delle donne lascia aperta la possibiliteagrave; che questo sia un commento alla misoginia del protagonista. Esemplare in discrete condizioni, sporadiche fioriture, lacuna tipografica all`angolo inferiore della carta 32, lontana dal testo, piccola macchiolina all`angolo inferiore di alcune carte al fondo, piccollissimo forellino di tarlo al margine superiore dalla carta 66a seguire, più marcati al fondo, macchia da muffa all`angolo interno superiore dalle carte 68 al termine.