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book (2)

IL PETRARCA. NUOVAMENTE REVISTO, ET CORRETTO DA MESSER LODOVICO DOLCE. CON ALCUNI DOTTISS. AVERTIMENTI DI M. GIULIO CAMILLO – I TRIONFI DEL PETRARCA. REVISTI E CORRETTI DILIGENTISSIMAMENTE DA M. LODOCVICO DOLCE. – Unito a: ANNOTATIONI DI M. GIULIO CAMILLO SOPRA LE RIME DEL PETRARCA.

PETRARCA Francesco (1304-1374) Legatura in piena pelle marrone con 4 nervi al dorso decorato con fregi dorati e autori "Petrarca Dolci". (15 cc.)-380-(7cc.) pagine numerate, compresi 2 frontespizi con titolo e marca tipografica dei Giolito. Alla prima parte, doppia carta geografica a silografia raffigurante la Valclusa, dove nacque Laura e dove Petrarca si innamorò di lei; all`interno dei Trionfi, 6 deliziose illustrazioni silografiche. Seconda parte: (92) carte non numerate, compreso il frontespizio con titolo e marca tipografica di Giolito, ripetuta con varianti al verso dell`ultima carta. In questa seconda parte è compreso il registro a valere per il volume intero. Cfr. Bongi: " Questa fu la prima volta che il Giolito stampasse il Petrarca nella forma media di ottavo; avendolo fin qui pubblicatoripetutamente in quarto ed in dodicesimo.Ed infatti questa edizione è stata sempre considerata come molto pregevole e però assai ricercata dai raccoglitori". Esemplare in buone condizioni. Restauro integrativo allo scomparto al piede del dorso. Al primo frontespizio tracce di piccolissimo timbro nobiliare o fregio di difficile lettura; qualche traccia di sporco; lieve gora laterale alle prime carte; Il testo presenta numerosissime antiche sottolineature, chiose, numerazioni, cassato anticamente a penna il testo delle pagine 128 e 129 con passaggio dell`inchiostro al verso delle pagine interessate; alla seconda parte del volume, in tutto il Registro, numerosissime annotazioni e numerazioni manoscritte da antica mano; lievissimo alone laterale alle ultime carte.
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book (2)

COMMENTARIORUM CAESARIS ELENCHUS: DE BELLO GALLICO LIBRI 8, DE BELLO CIVILI LIBRI 4, DE BELLO ALEXANDRINO LIBER 1, DE BELLO AFRICANO LIBER 1, DE BELLO HISPANIENSI LIBER 1 ; PICTURA TOTIUS GALLIAE . PICTURA PONTIS IN RHENO . ; NOMINA LOCORUM URBIUMQUE , ET POPILORUM GALLIAE, UT OLIN DECEBANTUR LATINE, ET NUNC DICUNTUR GALLICE, SEDUNDUM ORDINE ALPHABETI

GIULIO CESARE (100 A.C.- 44 A.C.) Raffinata legatura coeva di produzione centro- europea in piena pelle marrone con ricche impressioni a secco ai piatti; 6 nervi al dorso; tracce di bindelle, deperdite. Ai contropiatti, sguardie in pergamena di recupero da antichi manoscritti; le sguardie di carta fiittamente manoscritte. (16)-310 carte numerate. Frontespizio con titolo iscritto entro elegante cornice tipografica silografata, nota di possesso manoscritta; numerosi capolettera silografati; all`interno delle prime carte: 5 illustrazioni silografiche a piena pagina raffiguranti fortezze e metodi di difesa; 2 illustrazioni a doppia pagina raffiguranti carte geografiche della antica Gallia e della Spagna. Al verso della carta (16), silografia a piena pagina dedicata a Thomas Wolff.Durante la Riforma, Wolff promosse soprattutto l`umanesimo pubblicando opere filologiche di ogni genere, in particolare poeti e scrittori antichi: Euripide, poi Cesare, Giovenale e Persio, Silio Italico, ecc. (ADB XLIV, 1898). Esemplare in discrete condizioni, ma dall`attraente legatura; tracce di sporco alle prime 10 carte, che risultano parzialmente staccate; margine laterale esterno rifatto alle carte 1-3 (senza intaccare il testo); gore dalla carta 2 alla 18; qualche piccola gora finale e alcune lungo il volume.
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LA PRIMA PARTE DELLA CRONICA UNIVERSALE DE SUOI TEMPI DI GIOVANNI VILLANI CITTADINO FIORENTINO

LA PRIMA PARTE DELLA CRONICA UNIVERSALE DE SUOI TEMPI DI GIOVANNI VILLANI CITTADINO FIORENTINO, NUOVAMENTE USCITA IN LUCE. Unito a: LA SECONDA PARTE . DI GIOVANNI VILLANI.

VILLANI Matteo (1283 endash; 1363) - VILLANI Giovanni (1280-1348) Legatura in piena pergamena floscia con ai piatti duplice filetto, angolari e fleuron centrale in oro; al dorso, fregi in oro in luogo dei nervi; tagli dorati. Alla carta di guardia anteriore, timbro a secco della importante provenienza Biblioteca Giannalisa Feltrinelli. (32, di cui 4 bianche), 395, (5 bianche); (16), 353, (13), (2 bianche). Esemplare réglé a filetti a penna rossa. Cfr.Moreni: "Torrentino mai stampò la prima parte della Cronica di Giovanni nè mai la seconda di quella di Matteo".Prima edizione rarissima della Seconda Parte contenente gli ultimi due libri (11edeg; e 12edeg;) della Cronica di Giovanni Villani, con lettera dedicatoria Del Torrentino a Don Francesco de` Medici, datata:"A XII di Settembre MDLIIII. di Pescia" e dei primi 4 libri di quella di Matteo Villani, con lettera dedicatoria "Allo Illustriss. et Eccell. S. il S. Ascanio Dalla Corgna (di ) Lodovico Domenichi", datata:"A XXVIII di Novembre. MDLIIII. di Pescia". Le rimanenti parti furono stampate a Venezia nel 1537 (B. Zanetti) e nel 1562. Opera davvero rara a trovaqrsi completa, magistralmente impressa dal Torrentino in minuto carattere tondo. La Cronica di G. Villani (1276-1348) narra, in 12 libri, la storia di Firenze dalle origini fantastiche e immaginose fino al 1346; alla sua morte, il fratello Matteo (1295-1363) vi aggiunse altri 11 libri, giungendo sino al 1363, e commissionando poi al figlio Filippo di portare a compimento il racconto della guerra di Pisa. L`opera di Giovanni Villani, soprattutto, è considerata, per la vastità del disegno e l`ampiezza degli orizzonti politici, di gran lunga, la maggiore cronaca italiana del Trecento. In molti repertori bibliografici le due parti vengono descritte separatamente quindi è assai difficile trovare esemplari, di questa edizione del Torrentino, che contengono le due parti insieme. Esemplare dall`attraente legatura e in discrete condizioni interne, lievi aloni alla parte inferiroe delle prime 20 carte; per il resto buon esemplare.
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IL DECAMERON DI MESSER GIOVANNI BOCCACCI

IL DECAMERON DI MESSER GIOVANNI BOCCACCI, CITTADIN FIORENTINO, DINUOVO RISTAMPATO, E RISCONTRATO IN FIRENZE CON TESTI ANTICHI E ALLA SUA VERA LETTIONE RIDOTTO DAL CAVALIER LIONARDO SALVIATI.

BOCCACCIO Giovanni (1313-1375) - SALVIATI Leonardo (1539-1589) Legatura rimontata in pergamena rigida antica con unghie e tracce di bindelle, deperdite; titolo manoscritto al dorso; tagli spruzzati di rosso. (24)-585- (3 pp. bianche) da 589-648; Marca tipografica incisa su legno al frontespizio dedicato a Giacomo Buoncompagni Duca di Sora; all`interno, fregi e capolettera incisi a silografia.In fine, "Alcune differenze che sono tra`l testo del 1573 e`l nostro". Edizione del Decameron a cura di Leonardo Salviati, frutto di un lavoro filologico assai approfondito, ampiamente spiegato nella lettera ai lettori. Lersquo;iniziativa moralizzatrice, inizialmente attribuita al Papa e al del Granduca di Toscana Francesco I deersquo; Medici, fu in realtà dello stesso Salviati, il quale, tramite il suo protettore Jacopo Buoncompagni, spinse la Curia romana a chiedere una nuova censura del Decameron dopo quella insoddisfacente di Vincenzo Borghini (1573). Il procedimento utilizzato da Salviati nella sua espurgazione è quello di tagliare il testo, modificarlo, e fare ricorso a glosse marginali per svolgere una funzione di mediazione fra il testo e il lettore, e dare unersquo;interpretazione univoca. Le novelle modificate da Salviati risultano essere 52, mentre quelle rimaste intatte 48. Il nuovo Decameron uscì nellersquo;agosto del 1582 a Venezia e conobbe molte altre edizioni. Esemplare in discrete condizioni, modesta rosicatura all`angolo inferiore interno alle prime 4 carte, non tocca il testo; altrimenti in buono stato.
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IL LIBRO DEL CORTEGIANO DEL CONTE BALDESSAR CASTIGLIONE

IL LIBRO DEL CORTEGIANO DEL CONTE BALDESSAR CASTIGLIONE, NUOVAMENTE STAMPATO, ET CON SOMMA DILIGENTIA REVISTO. CON LA SUA TAVOLA DI NUOVO AGGIUNTA.

CASTIGLIONE Baldassarre (1478-1529) Legatura in pieno marocchino rosso alla "Du Seuill" con cornice dorata in triplice filetto con angolari a palmette in oro. Dorso aquattronervi rilevati con autore e titolo a uno scomparto ed eleganti fregi in oro agli altri scomparti. Tagli maculati e dorati e mancanza parziale della carta di guardia policroma. 204 carte numerate compreso il frontespizio con titolo e marca tipografica ripetuta più grande al verso dell`ultima carta. All`interno alcuni capolettera istoriati. Il Cortegiano di Baldassarre Castiglione è un trattato dialogico in quattro libri ambientato nel 1507 nel palazzo ducale di Urbino. Nelle conversazioni si concorda e delibera sulla necessità di eldquo;formar con parole un perfetto cortegianoerdquo; Nel libro I, Ludovico di Canossatracciale qualità fisiche e morali del cortigianoovvero:essere di nobile nascita e possedere fascino naturale, buona cultura e conoscenza delle arti cavalleresche. Nel libro II, Federico Fregosodescrive quale comportamento debba tenere, mentre nel libro III, Giuliano de` Medici definisce il miglior profilo della dama di corte. Nel IV e ultimo libro, Ottaviano Fregosoaffronta i rapporti tra il cortigiano e il principe tracciando anche il miglior profilo di quest`ultimo. Seconda edizione di Giolito. Esemplare complessivamente in buone condizioni fatto salvo una lieve abrasione orizzonatale all`atezza del fregio centrale sul frontespizio.
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RICORDI DI MONSIGNOR SABBA DA CASTIGLIONE CAVALIER GIEROSOLIMITANO DI NUOVO CORRETTI ET RISTAMPATI.Unito a: IL DIAMERONE DI M. VALERIO MARCELLINO OVE CON VIVE RAGIONI SI MOSTRA

RICORDI DI MONSIGNOR SABBA DA CASTIGLIONE CAVALIER GIEROSOLIMITANO DI NUOVO CORRETTI ET RISTAMPATI.Unito a: IL DIAMERONE DI M. VALERIO MARCELLINO OVE CON VIVE RAGIONI SI MOSTRA, LA MORTE NON ESSER QUEL MALE, CHE`L SENSO SI PERSUADE.

SABBA DA CASTIGLIONE(1480 endash; 1554) - Unito a : M. Valerio MARCELLINO (Venezia 1536 ca - 1593) Legatura in piena pergamena coeva floscia con unghie e tracce di bindelle deperdite; dorso muto. I Volume:(6) - 148 - (1b) carte numerate. Magnifica illustrazione al frontespizio silografata che vede l`autore seduto ad un banco mentre redige un testo; alcuni bellissimi capolettera silografati di grandi dimensioni. II Volume: (48) - 128 - (4) pagine numerate. Frontespizio con fregio e ampia marca tipografica dei Giolito ripetuta all`ultima pagina; eleganti fregi e capolettara istoriati. La prima opera i Ricordi di Monsignor Sabba da Castiglione. Il Gamba 1301 "confessa l`autore, in una lettera posta al fine dell`edizione del 1555, di aver scritto in lingua massimamante lombarda, ma che questa sua foggia di scrivere era stata approvata dal Sannazaro a Napoli, e dal Bembo a Padova. Curiose sono le notizie che vi si leggono, specialmante nel Ricordo circa gli ornamenti della casa." La prima edizione fu pubblicata a Bologna nel 1546. Il secondovolumetratta diun dovizioso trattato filosofico, "Ove - come dichiara il frontespizio - con vive ragioni si mostra, la morte non esser quel male, che`l senso si persuade. Con una dotta, e giudiciosa lettera, over discorso intorno alla lingua volgare". Curatore dell`edizione fu Citolini, che testimonia che quella che si appresta a stampare è opera "uscita da l`intelletto d`un giovinetto, tutto occupato per gli altrui intrighi ne i continui, e noiosi travagli del pallazzo". Quest`opera di Valerio Marcellino rappresenta non solo un trattato filosofico ma anche un contributo al dibattito linguistico del suo tempo, offrendo un dialogo intenso e ricco di argomentazioni sulle percezioni umane e sulle lingue. Il testo si presenta come un prezioso trattato diviso in due giornate, introdotto da una lettera sulla lingua volgare. Esemplare in splendide condizioni, legatura integra interno fresco e molto bene inchiostrato.
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LABERINTO D`AMORE DI M.GIOVANNI BOCCACCIO DI NUOVO RISTAMPATO eamp; DILIGENTEMENTE CORRETTO PER THOMASO PORCACCHI. CON LE POSTILLE NEL MARGINE

LABERINTO D`AMORE DI M.GIOVANNI BOCCACCIO DI NUOVO RISTAMPATO eamp; DILIGENTEMENTE CORRETTO PER THOMASO PORCACCHI. CON LE POSTILLE NEL MARGINE, eamp; CON LA TAVOLAIN FINE.

BOCCACCIO Giovanni Elegante legatura ottocentesca in pieno marocchino verde smeraldo, firmata Bouzzonet; ai piatti, triplice filetto con ampi angolari a motivi ornamentali impressi in oro; dorso a cinque nervi rilevati con titolo e data impressi su due scomparti in testa e al piede; agli altri scomparti, raffinate impressioni in oro a motivi ornamentali; tagli dorati, sguardie marmorizzate. 2 carte bianche di guardia; 130 pagine numerate, compreso l`elegante frontespizio con titolo in parte racchiuso entro fregio rinascimentale e ampia marca tipografica (al verso, vistosa scritta a penna "Lodovico" alla parte inferioreche traspare anche al recto); 1 carta non numerata con marca tipografica al recto, al verso scritta a penna slavata. Opera tardiva del Boccaccio. Il Laberinto d`Amore o Corbaccioha una datazione incerta inclusa tra il1335 e il 1336. Incerto anche il significato del titolo:è possibile che venga da corvo simbolo della cattiveria, l`uccello che becca gli occhi, in questo caso sta a rappresentare l`amore che acceca e rovina ; oppure deriva dallo spagnolo corbachos`, cioè scudiscio, che richiama il tratto satirico dell`opera. La narrazioneè incentrata sull`invettiva contro le donne.Esemplare complessivamente in buone condizioni, salvo i difetti descritti, tracce di sporco al frontespizio e alla carta a seguire, piatti riattaccati.
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ASTROLOGICORUM LIBRI VII. Unito a: REALIS PHILOSOPHIAE EPILOGISTICAE PARTES QUATUOR - CIVITAS SOLIS. Unito a: APOLOGIA PRO GALILEO.

ASTROLOGICORUM LIBRI VII. Unito a: REALIS PHILOSOPHIAE EPILOGISTICAE PARTES QUATUOR – CIVITAS SOLIS. Unito a: APOLOGIA PRO GALILEO.

CAMPANELLA Tommaso (1568-1639) Legatura coeva in piena pergamena rigida con unghie; dorso rifatto con recupero parziale di quello originale, con autore e titolo manoscritti; carte di guardia sostituite con carta settecentesca. Prima opera, Astrologicorum: 8 pagine non numerate, compreso il frontespizio con titolo e marca tipografica silografata; 258 pagine numerate; 1 carta bianca. Seconda opera, Realis Philosophiae: 40 pagine non numerate, compreso frontespizio; 508 pagine numerate; a pagina 415, frontespizio per ilCivitas Solis. Terza opera, Apologia pro Galileo: 58 pagine numerate, compreso il frontespizio; 1 carta bianca.In luogo dei frontespizi allegorici della seconda e terza opera vi sono due frontespizi con il solo testocome in molti degli esemplari. Alcuni diagrammi illustrati nel testo. Rarissima raccolta di tre opere fondamentali del celebre domenicano calabrese, Tommaso Campanella. L`Astrologicorum è la seconda rara edizione,la prima fu pubblicata a Lione nel 1629 in soli 6 libri, mentre in questa edizione ci sono 7 libri. Probabile che sia la seconda emissione con la paginazione del settimo libro in continuità.Prima edizione per il Realis Philosophia e prima emissionecon il frontespizio impresso senza la parte allegorica silografata;edizione contenente per la prima volta la pubblicazione della famosa utopia La città del Sole.Prima edizione dell`Apologia pro Galileo, prima emissione con il titolo senza la parte allegorica incisae senza la rarissima carta di errata. Le tre opere furono redatte nel periodo di lunga detenzione di cui soffrì Campanella per le sue idee audaci e intemperanti, ben 27 anni di carcere. Campanella fu un filosofo naturalista che si contrappose alle tesi aristoteliche ispirandosi a Bernardino Telesio, a cui rimase fedele nell`impostazione dei suoi pronunciamenti, gli mancò, a causa della detenzione, la possibilità della sperimentazione reale di quelle tesi. Nel tempo delle frequentazioni calabresi e del suo accostamento alle tesi di Telesio ebbe modo di leggere molti testi di magia, di divinazione e sullacabala, restandone affascinato. Grande appassionato di politica, propugnò con forza un ideale politicofondato sull`ecumene unificato sotto un`unica legge religiosa e civile. Per le sue idee e i suoi libri, venne incarcerato dall`Inquisizione nel 1594 e tale rimase per quasi tre decenni salvo brevi parentesi. L`opera piò nota di quelle in esame è certamente la Città del Sole, unadescrizione romanzesca, sul modello dell`Utopia del More, di una repubblica felice, nella quale riapparivano, idealizzate e riscattate dalle rozze interpretazioni dei congiurati, le idee di riforma radicale della società bandite in Calabria al tempo della congiura di cui fu il principale artefice. Esemplare con diffuse ossidazioni, dovute alla scadente qualità della carta e pertanto usuali; le carte Dd3 e Dd4, tagliate agli angoli inferiori esterni, lontano dal testo. Contemporary vellum, new endpapers, manuscript titles on spine (rebacked, old spine partly relaid), modern box. (8), 258, (2b); (40),508; 58, (2b). First work with woodcut on title, first and second works with woodcut diagrams andillustrations, second work with separate title of Civitas Solis, all with head- and tailpieces. A rare collection of works by Campanella, including the FIRST EDITION of the Realis with the first publication of the famous utopia "City of the sun"; second edition of the Astrologicorum and FIRST EDITION of the Apologia. Browning and spotting throughout, Astrologicorum with 2D3-2D4 cut at bottom corner, Apologia without the allegorical frontispiece (like most of the copies). 1630; 1623; 1622;